22/04/11

La prima donna occidentale ricevuta dal Dalai Lama


La prima donna occidentale, che si recò a Lhasa  (regione autonoma del Tibet) fu la Ricercatrice Buddista Francese, Alexandra David - Neel (1868.1969) la quale trascorse più di dodoci anni in Tibet, circa dal 1912 al 1924 e fu ricevuta dal Dalai Lama.

Come visibile dalla foto sopra  La David-Neel si dovette vestire da pellegrina, per evitare le insidie del Tibet di quel periodo.
Documentò le sue rilevanti imprese  e scoperte in una serie di libri, come quello sopra citato.

Nelle vicinanze di  Shigatse, in un università monastica che ospitava 3800 monaci studiò la Lingua e la cultura del Tibet, a 80 anni le fù conferito l'abito onorifico dei Lama.
La Neel riportò testimonianze molto maggiori di quelle descritte dal colonnello Bradford sui 5 tibetani...
Descrisse la capacità di alcuni monaci, di restare seduti sulla gelida cima di un monte, con addosso coperte bagnate da acqua gelida, per poi con la tecnica di respirazione chiamata Tumo, trasformare l'acqua in vapore ed asciugare le coperte.

Questa tecnica di respirazione crea calore all'interno del corpo (plesso solare), combinando anche pensieri e immagini visualizzate, per questo se ci fate caso, i monaci tibetani hanno spesso solo una tunica o mantello addosso, a dispetto del clima gelido Tibetano.

La donna riuscì ad apprendere in maniera perfetta, tale tecnica di respirazione, per poter viaggiare nel Tibet, con abiti leggeri come quelli dei monaci.

In Questo territorio, ostile e con centri abitati distanziati molto tra di loro... era difficile spostarsi...la David-Neel riportò documentazioni di maestri che avevano la capacità di coprire grandi distanze a piedi parecchi, giorni di file, senza fermarsi per bere o mangiare.
I maestri di Lung-gom, padroneggiavano un'allenamento che comprende esercizi di respirazione, canti e visualizzazione.


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